4. La sezione di un cunicolo tipico è visibile sul fronte di scavo della moderna cava di blocchetti di tufo di fígg. 1 e 15. Il cunicolo corre al piede della collina grosso modo secondo le curve di livello, con una leggera pendenza verso lo sbocco di valle. La permeabilità del banco di tufo in cui il cunicolo è scavato decresce dall'alto verso il basso, cosicché l'acqua filtrata dalla volta può defluire senza percolare lungo il suo fondo. Lungo la parete destra del cunicolo è anche ricavata una doccia (canaletto) per raccogliere l'acqua filtrata ed evitarne l'inquinamento dovuto al calpestio del fondo per manutenzione od altro (fig. 16).

Cunicolo etrusco di Via Tiberina. Paula Howarth

Fig. 15 Dettaglio del cunicolo di fig. 1. Il piede dell'autore Paula Howarth poggia su uno dei blocchetti di tufo tagliati nella cava (moderna). Il cunicolo, oggi praticamente asciutto, è parzialmente interrato.


Cunicolo etrusco di Via Tiberina (particolare).

Fig. 16 Particolare del cunicolo di figg. 1 e 15. E' visibile il canaletto scavato sulla parete destra per raccogliere l'acqua filtrata (come in idraulica, il lato del cunicolo si qualifica dando le spalle alla direzione di provenienza del flusso idrico).

Molti dei cunicoli etruschi hanno la stessa posizione rispetto alla pendenza della superficie del cunicolo sopra illustrato. Questa caratteristica non è peraltro sempre esplicita a motivo dei cambiamenti della conformazione superficiale avvenuta nel corso dei secoli. Nelle zone non urbanizzate il paesaggio non è però in genere cambiato quanto comunemente si ritiene. Un attento esame dei luoghi consente pur sempre, nella maggioranza dei casi, di accertare come la posizione del cunicolo sia in relazione alla sua funzione, quella cioè di captare le acque filtrate dagli strati superiori del terreno e defluire lungo il piano inclinato che separa gli strati profondi da quelli superiori più permeabili (fig. 17 e 18).

Cunicolo etrusco.

Fig. 17 Sezione schematica di una valle con cunicolo. Confrontare con i cunicoli di figg. 1 e 15.

Cunicolo etrusco.

Fig. 18 Andamento tipico di un cunicolo lungo l'asse della valle (da Judson e Kahane, ridisegnato). Confrontare con i cunicoli di figg. 1 e 15.

Nel caso di cunicoli a fondo permeabile, la loro parte inferiore è intonacata in opus signinum impermeabile (fig. 8G). Questa pratica, adottata nei cunicoli più tardi, avrebbe rappresentato un controsenso se la loro funzione fosse stata quella di drenare il terreno ai fini di bonifica.
Certo è difficile comprendere come in passato (ma anche recentemente) si sia potuto interpretare la rete di cunicoli come un'opera volta alla bonifica dell'intero territorio. Molti elementi escludono tale possibilità: la posizione collinare dei cunicoli, la loro scarsa densità (sviluppo rispetto all'area), la localizzazione casuale, e alcune semplici considerazioni di carattere economico ed idraulico.
Circa la presunta funzione di difesa idraulica valliva è poi da osservare che con lo scorrere dei secoli i fondovalle ed i relativi corsi d'acqua hanno in qualche caso cambiato quota e percorso. Talora le acque dì superficie hanno così finito per immettersi nei pozzi del cunicolo. Questo, quando l'aumento di portata non ha determinato al suo interno erosioni e crolli, ha assunto di fatto la imprevista funzione di allontanare le acque di superficie dando l'impressione di una volontà di difesa idrogeologica ante litteram dello scavatore. Da rilevare inoltre come la probabilità che un cunicolo possa essere oggi individuato dalla superficie risulti accresciuta proprio dall'evento sopradescritto, evento che l'antico scavatore aveva cercato accuratamente di prevenire ubicando il cunicolo e lo sbocco dei pozzi a mezza costa della pendice.
La funzione di base attribuita ai cunicoli laziali dagli autori era già stata suggerita nel passato dal Padre Secchi e, successivamente, da Fraccaro e da Celli, i quali non si erano però soffermati sulla questione della posizione caratteristica dei cunicoli rispetto alla direzione del flusso e sul fatto che attualmente non portassero più acqua.
Il meccanismo dì funzionamento dei cunicoli è dì fondamentale importanza nel comprendere il livello delle considerazioni tecnologiche che dovevano essere alla base dell'opera. Il fatto che i cunicoli fossero scavati per un tale scopo testimonia dell'elevato grado di civiltà e di igiene già raggiunto all'epoca da quelle popolazioni che, pochi secoli dopo, avrebbero generato una delle grandi civiltà dell'occidente.
Un altro esempio di cunicolo di captazione di acqua potabile è quello scoperto a Veio nel 1921 durante gli scavi del santuario etrusco composto da un tempio e dalla vicina piscina sacra praticata in occasione dei riti religiosi (figg. 19 e 20).

Cunicolo etrusco, area sacra di Veio, Roma.

Fig. 19 Uno dei cunicoli dell'area sacra di Veio. Notare la strada di accesso, lo sbocco del cunicolo, il canaletto coperto in blocchetti di tufo per il trasporto dell'acqua nella piscina sacra sulla destra della foto.

Cunicolo etrusco. Veio, Roma.

Fig. 20 Pianta e sezione del cunicolo dell'area sacra di Veio (fig. 19) non in scala (C = cunicolo; A = acquedotto; D = canaletto; E = piscina sacra; F = tempio; B = strada.

Tempio, piscina e cunicolo risalgono tutti al VI sec. a.C. Il cunicolo ora asciutto, che filtrava le acque provenienti dalla sovrastante collina, è ubicato sul lato nord dell'area sacra subito a lato della strada d'accesso all'area sacra. Questo cunicolo, come quello visibile dalla via Tiberina, presenta un piccolo canaletto ricavato in una delle due pareti all'altezza di circa 70 cm dal fondo (fig. 21). Il canaletto raccoglieva anche le acque provenienti da un ramo secondario del cunicolo e le immette in un acquedotto collegato ad una cisterna. Dal canto loro, le acque raccolte sul fondo del cunicolo defluivano verso la piscina sacra attraverso un condotto in pietra tutt'ora visibile. Un aspetto interessante e raro del cunicolo del santuario dì Veio è quello di mostrare inoppugnabilmente dove e come l'acqua raccolta fosse utilizzata.

Cunicolo etrusco. Veio, Roma.

Fig. 21 Interno del cunicolo delle figg. 19 e 20. Notare il canaletto ricavato su una parete per la raccolta (in condizioni di purezza) dell'acqua filtrata dall'alto:

Un altro cunicolo ben noto è quello ubicato ai piedi della collina del Campidoglio nel cuore dì Roma. Anch'esso penetra diagonalmente nella collina ad intercettare le acque infiltrate lungo la sua pendice (figg. 22 e 23). Il fondo e la parte più bassa delle pareti del cunicolo sono intonacati per evitare perdite. E possibile vedere l'opera sul lato della collina sbancato per far posto ad una curva ad U della moderna strada di Monte Tarpeo. Il modesto residuo di un altro cunicolo è ancor oggi visibile sulla sinistra dell'inizio della salita al Campidoglio del Clivo Capitolino. È evidente che, all'epoca dello scavo del cunicolo, la pendice della collina doveva essere molto più avanzata rispetto alla posizione assunta a seguito degli imponenti sbancamenti successivi al V sec. a.C. (figg. 22 e 24).

Cunicoli etruschi del Campidoglio, Roma.

Fig. 22 Pianta (non in scala) del versante meridionale del Campidoglio (Roma). Nonostante gli sbancamenti di epoca romana che hanno arretrato il versante, sono ancora visibili due cunicoli che si addentrano obliquamente nel corpo della collina.

Cunicolo del Campidoglio.

Fig. 23 Cunicolo del Campidoglio (fig. 22). Esso è stato tagliato dalla moderna via di Monte Tarpo. Il residuo tratto in primo piano (privo della volta) porta ancora tracce dell'intonaco in opus signinum.

Cunicolo etrusco. Campidoglio, Roma.

Fig. 24 Altro cunicolo del Campidoglio (fig. 22). Ne rimane un breve tratto. Esso si addentrava nella collina in direzione del volume sbancato in epoca romana per dar luogo al Portico degli Dei Consenti ed al tempio di Vespasiano e Tito alla base del Tabularium.

Quando si presentavano le condizioni favorevoli, gli scavatori non rinunciavano alla possibilità di avere acqua perenne raggiungendo con i cunicoli la falda; ma tali condizioni sono e forse erano non molto frequenti nei luoghi di cui si tratta.
Due cunicoli dì questo tipo sono quelli trovati a Bagnoregio, 35 km a nord di Roma, ed a Paliano (figg. 25 e 26), 25 km a sud di Roma. Ambedue i cunicoli vennero scavati alla base di colline e presentano tutt'ora una portata di circa 0,5 e 1,5 l/sec rispettivamente (misure effettuate nel 1960 con non grande precisione).

Cunicolo etrusco. Paliano, Roma.

Fig. 25 Cunicolo ubicato nella piana di Paliano (azienda Ruffo di Calabria). Il piede della bassa collinetta venne sbancato nel 1955 (quando la foto venne scattata). I due rami del cunicolo captano una sorgente perenne. La puntinatura indica il volume sbancato (è visibile il bulldozer al lavoro).

Cunicolo etrusco. Paliano, Roma.

Fig. 26 Il cunicolo di fig. 25 prima della ripulitura. Il ramo sulla sinistra, interrato solo nel tratto scoperto, riprese a portare acqua non appena riscavato. Notare il rigoglio della vegetazione in primo piano.


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